Vino novello: benvenuto autunno

Anche i vini sono stagionali, è il momento di dimenticare per un pò i vini bianchi e i rosé dell’estate e passare a vini più ricchi e corposi dell’autunno.

Anche se settembre è considerato come l’inizio dell’autunno è a ottobre che si sente davvero il cambiamento, a cominciare dal colore delle foglie all’atmosfera diversa che c’è nell’aria, dai piatti, che hanno sostituito perfettamente i piatti

freddi e leggeri dell’estate fino ad arrivare al vino.

Benchè per certi vini bianchi, dicono che vanno bene per tutto l’anno, quando l’estate lascia il posto all’autunno, siamo istintivamente attratti da vini bianchi più ricchi, e da rossi più corposi rispetto a vini bevuti nei mesi precedenti.

Il primo vino che ci fa immergere in questa stagione è il vino Novello. Fra pochi giorni sarà possibile averlo sulle nostre tavole.

Quando sarà disponibile sul mercato?

Dal disciplinare sappiamo che dal 2012 il novello viene immesso sul mercato il 30 ottobre di ogni anno e precisamente dalle ore 0,1, quindi dal 30 ottobre enoteche e supermercati hanno il permesso di riempire i loro scaffali. Il vino novello non è da confondere con il vino nuovo, puoi approfondire qui


Qual’è la differenza fra vino nuovo, beaujolais e novello?

La differenza sta proprio nel metodo di produzione di entrambi. Il vino novello ha un particolare tipo di vinificazione chiamata macerazione carbonica, un procedimento che fu inventato dai viticoltori francesi negli anni Trenta nella zona di Beaujolais, in Borgogna (Francia).

Per produrre il Beaujolais Nouveau in Francia si usa il vitigno Gamay, L’uscita del beaujolais nouveau sul mercato, prima fu fissata al 15 novembre, poi fu spostata al terzo giovedì di novembre (più precisamente alla mezzanotte del mercoledì) perché il 15 era troppo vicino alle celebrazioni dell’11 novembre. Giorno festivo ricco di commemorazioni.

Il Vino Nuovo invece è il vino “fresco”, figlio dell’ultima vendemmia. Si tratta di un prodotto che, volendo, potrebbe andare incontro ad altre operazioni enologiche prima di esser pronto per il consumo,   però, a volte è possibile iniziare a consumarlo anche da subito, con tutti i caratteri di “giovinezza” accentuati. Si tratta, infatti, di un vino giovanissimo, molto profumato, ma magari ancora un po’ “grezzo”…

E’ da sottolineare che il metodo di vinificazione con macerazione carbonica, oltre alle caratteristiche olfattive particolari, dona al vino un colore particolarmente vivo, con tonalità che ricordano il famoso color porpora, nell’analisi visiva. Difficile da trovare in altri vini e in altri periodi.


Particolarità del vino novello

I vini così ottenuti saranno vini dal colore molto vivace, con riflessi violacei, molto profumati soprattutto di aromi primari, dai sentori spiccati di frutta come albicocche e banana e di frutti di bosco (fragola, lampone, mora). Esprimono il meglio del loro potenziale dopo qualche settimana di riposo in bottiglia.

Ha un gusto dove predomina la freschezza degli aromi, poco alcolici, freschi e con pochi tannini. I vini novelli sono quindi leggeri, meno strutturati, morbidi.

Il novello è un vino che ha un corpo medio, rotondo, morbido, con una tannicità mai eccessiva, ed un grado alcolico che difficilmente supera gli 11% .

ll Novello ha vita breve, non è certo un vino che si mantiene a lungo, sono vini da bersi giovani, preferibilmente entro l’anno, non adatti all’invecchiamento.


Con cosa abbinare al nostro novello?

L’accostamento tradizionale, dettato anche dal periodo in cui esce sul commercio, è quello con le
caldarroste e con tutti i piatti a

base di farina di castagna.

E’ piacevole anche con primi piatti leggeri e carne bianca, con formaggi freschi, poco stagionati e con salumi non troppo grassi. Altri abbinamenti guarda qui

 

In quali altri modi si può consumare?

Un buon bicchiere di vino novello può essere apprezzato anche come aperitivo, vista la sua semplicità ed il moderato grado alcolico.

 

Si usa anche per preparare anche dei gustoso vin brulè.

In Italia per produrre il vino novello è possibile utilizzare 60 differenti vitigni

 

 


Quali vitigni è meglio scegliere?

Comunque conviene orientarsi su vitigni poco tannici e fruttati, come Merlot, Montepulciano d’Abruzzo, Barbera, Teroldego Rotaliano, Sangiovese, ma anche Primitivo e Malvasia Nera Pugliese, magari meno generosi come sentori varietali, ma con una maggior acidità fissa, in grado di conferire al vino freschezza ed armonia.

In generale, sono da preferire i vitigni con basso contenuto tannico, in grado di consentire una migliore esaltazione della morbidezza e dei profumi.


A che temperatura va degustato?

La temperatura a cui servire un vino novello è leggermente più bassa di un paio di gradi rispetto a quella di un vino rosso giovane, quindi attorno ai 10°C.

Negli ultimi anni la produzione di vino novello è calata, ma nonostante questo è sempre piacevole assaggiare almeno una bottiglia di vino novello.


Eventi enogastronomici

Ogni anno da nord a sud dell Italia vengono organizzati eventi enogastronomici con piatti tipici e novello. Magari ce ne uno, proprio nella tua zona.

Augurandomi che ne hai preso qualche bottiglia anche come aperitivo diverso dal solito, non mi resta che augurarti di brindare con un buon Novello….

Cin Cin!!

 

 

 

 

 

 

 

 

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