Perchè conoscere il vino? Ecco 3 buoni motivi


Alzi la mano chi non si è mai trovato al ristorante, la carta dei vini in mano e neanche la più pallida idea di quale vino abbinare al piatto scelto.

 

ristorante-clienti-e-cartavini3Non preoccuparti, non sei un caso isolato perché diciamoci la verità: il vino piace a tutti, o quasi, ma pochi sanno veramente apprezzarlo.

Oltre a nascondere una storia e una cultura che pochi conoscono e approfondiscono, lo stesso sapore del vino, all’apparenza il discriminante

più intuitivo per determinare se un vino ci piace o no, dipende da numerosi fattori, tra i quali per esempio la provenienza, la tipologia, l’annata e il vitigno.

Vino:un piacere alla portata di tutti

Quando si parla di vino non si è mai troppo giovani (fatta eccezione per i minorenni!) o troppo vecchi per imparare ad apprezzare un buon bicchiere di bianco o di rosso, e nelle diverse fasi della vita la conoscenza del vino può apportare diversi benefici,

tra i quali una maggior consapevolezza nel consumo e anche la possibilità di apprezzare meglio tutte le sue caratteristiche organolettiche, abituando per così dire il palato fin da giovani.

Saper scegliere un vino

viniE poi, vuoi mettere la soddisfazione di non dover scegliere a caso dalla lista dei vini, a una cena o a un aperitivo?

Spesso inoltre saper individuare il vino giusto implica anche un risparmio e un miglior rapporto qualità/prezzo al momento

dell’acquisto: tra una bottiglia e l’altra ci può essere una differenza importante in termini di qualità, per la quale si può essere disposti a pagare qualche euro in più se siamo in grado di riconoscere le differenti caratteristiche.

Oltre all’aspetto economico, conoscere il vino è una abilità che viene ripagata sia al momento della degustazione, sia dal punto di vista della soddisfazione personale.

Specialmente, quando si vuole evitare l’imbarazzo di trovarsi esclusi da intere conversazioni.

Passito, bouquet, perlage, barrique… se queste parole non ti dicono nulla, è il momento di scoprire cosa c’è dietro la bottiglia di vino che hai appena comprato o ordinato.


Perché? 
Per almeno 3 buone ragioni:

1) Imparare a fare gli abbinamenti giusti.

A casa come al ristorante, sapere quale vino abbinare al piatto scelto o preparato migliorerà decisamente la tua esperienza a tavola, e se è vero che noi italiani sappiamo cucinare e soprattutto sappiamo mangiare bene, perché privarci della possibilità di esaltare il gusto del primo ordinato nel nostro ristorante preferito o del pranzo di pesce preparato a lungo che stai per servire ai tuoi ospiti?

primi-piatti-di-pesceProprio del pesce ad esempio si sa che l’abbinamento migliore è quello con i vini bianchi, ma quanti saprebbero dire il perché?

E poi, quali vini bianchi?

Non sono certo tutti uguali e non hanno tutti le stesse caratteristiche.

 

Conoscere il vino ti aiuterà a compiere scelte più consapevoli, ma soprattutto a divertirti a scegliere l’abbinamento migliore o quello che ritieni possa soddisfare di più il tuo palato.

7 modi di abbinare il vino al piatto

Basta imbarazzi al ristorante: è il momento di prendere in mano la situazione

Non ti troverai più con il menù dei vini in mano, in imbarazzo davanti al cameriere, non sapendo cosa scegliere. Come spesso accade, quando non conosciamo un argomento ci sembra sempre che chi siede accanto a noi ne sappia di più, anche quando non è così, e alla fine, la maggior parte delle volte, ci troviamo a ordinare quello che ha preso il nostro compagno o compagna o collega di lavoro (“Un bicchiere di quello che ha preso lei anche per me, grazie!”), vino che magari poi non ci piace neanche tanto.

E cosa mi dici invece di quella sensazione di inadeguatezza quando sei stato invitato a cena e la classica bottiglia di vino è l’opzione più semplice e pratica, ma non vuoi fare brutta figura portando come regalo a chi ti ospita un vino che si rivela essere di scarsa qualità?

Quanti di noi si sono trovati in imbarazzo in situazioni di questo genere e hanno incrociato le dita sperando che il padrone di casa ne sapesse di vino tanto quanto noi in quel momento, cioè veramente poco?

Man mano che la tua conoscenza del vino migliorerà, sarai in grado di creare una tua piccola (o grande, dipende da te) cantina, nella quale conservare le bottiglie in attesa dell’abbinamento migliore con quello che hai preparato in cucina:

non a caso molti chef di fama internazionale seguono anche corsi di vino e sono costantemente aggiornati sull’argomento, proprio per offrire ai propri clienti un’esperienza completa.


2) Utilizzare (finalmente) i bicchieri giusti

Se pensi che la conoscenza del vino termini alla bottiglia, ti sbagli: per migliorare la degustazione e per esaltare le caratteristiche del vino esistono diversi tipi di bicchieri.

bicchieri-vino675Due vini rossi ad esempio possono richiedere due calici differenti, a seconda del loro invecchiamento:

per i rossi giovani è meglio utilizzare un bicchiere più grande di quello per i

bianchi, la cui forma metterà in risalto il profumo e la freschezza, mentre per i rossi di lungo invecchiamento è richiesto il ballon, calice dal caratteristico aspetto arrotondato e di dimensioni maggiori rispetto a quelli usati per i rossi di medio invecchiamento.

Imparare a conoscere il vino è quindi l’occasione giusta per utilizzare al meglio tutti quei bicchieri che ti sono stati regalati o che hai comprato senza sapere precisamente quale fosse il loro scopo: riscoprendo il vino e le sue qualità saprai anche quale bicchiere lo valorizza maggiormente. Approfondisci l’argomento bicchieri qui

Saper servire il vino è una soddisfazione personale, un’abilità che segue a ruota il saperlo scegliere ed abbinare e rientra nella sfera della convivialità, di cui il vino è elemento principe sin dall’antica Roma.

3) Prendere parte anche te alla valorizzazione della produzione italiana 

intro-italy-wine-guide-infographic-map-copia-2-compressedConoscere il vino poi vuol dire anche apprezzare e valorizzare una delle produzioni tipiche italiane, che rende il nostro Paese famoso nel mondo e che, nonostante la crisi, non conosce battute d’arresto.

Prima esportatrice nel settore in Europa a pari merito con la Francia, l’Italia ha prodotto nel 2015, secondo i dati ISTAT, 47.7 milioni di ettolitri:

conoscere il vino e la storia che si nasconde dietro la bottiglia ti farà scoprire e riscoprire vini prodotti in città e aree geografiche magari lontane da quelle in

 

cui vivi, ma delle quali andare comunque orgogliosi e da supportare e valorizzare proprio per la loro unicità, anche per quanto riguarda la produzione di vino.

Famosi in tutto il mondo per il loro sapore e qualità eccezionali, è un vero peccato non saper riconoscere e apprezzare i vini italiani:

dal Cerasuolo di Vittoria, Nero d’Avola siciliano, al Brunello di Montalcino in Toscana fino al Barolo in Piemonte, sono oltre 70 i vini DOCG (Denominazione di Origine Controllata e Garantita) in Italia. Non hai che l’imbarazzo della scelta!

Infine, è importante ricordarsi che un consumo moderato di vino, oltre ad essere salutare, è uno dei piaceri della tavola e della vita, e anche scegliere la bottiglia più adatta per ogni occasione può esserlo, con gli strumenti e le conoscenze giuste!

E poi diciamocelo, se hai sempre invidiato l’amico che ne sa di vini e che al pranzo fuori ordina anche per te, è arrivato il momento di prendere coraggio, imparare e ordinare il tuo bicchiere di vino senza paura di sbagliare, una volta per tutte!

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